Il Sindaco, Giuseppe Regina, scrive al presidente della Calabria, Jole Santelli, al direttore generale dipartimento salute, Antonio Belcastro, al commissario per la Sanità in Calabria, Saverio Cotticelli, e al commissario Asp di Cosenza, Giuseppe Zuccatelli, per candidare l’ospedale all’ampliamento dei posti letto per alleggerire il lavoro degli Spoke cosentini
Definire un percorso che possa dare supporto concreto all’emergenza ed alla futura e necessaria riorganizzazione sanitaria della regione Calabria, soprattutto in questa fase di emergenza da Covid 19. Così il Sindaco di Mormanno, Giuseppe Regina, a nome dell’amministrazione comunale ha scritto al presidente della Calabria, Jole Santelli, al direttore generale dipartimento salute, Antonio Belcastro, al commissario per la Sanità in Calabria, Saverio Cotticelli, e al commissario Asp di Cosenza, Giuseppe Zuccatelli, per candidare la Casa della Salute ad un ampliamento di posti letto da destinare a Rsa medicalizzata presso il Centro Assistenza Primario Territoriale di Mormanno al fine di poter gestire le patologie croniche, nella fase di riacutizzazione.
Nella missiva, infatti, l’amministrazione si propone per fare la propria parte, nel percorso che porterebbe ad alleggerire gli Spoke di questi malati puntando all’inserimento di 30 posti letto che permetterebbero a Mormanno di svolgere «un ruolo importante nella complessa situazione sanitaria creatasi offrendo adeguate risposte alle esigenze di salute con setting assistenziali meno costosi».
La struttura di Mormanno, lo ricordiamo, ammodernata con i fondi del terremoto è pronta ad offrirsi come punto di riferimento territoriale per «alleggerire – scrive il primo cittadino al presidente della Regione, al direttore ed ai commissari – il carico di lavoro alle strutture per acuti della Provincia di Cosenza in relazione alla riabilitazione cardiologica, respiratoria e lungodegenza accogliendo e gestendo pazienti post – acuti non Covid in via di stabilizzazione».
«La nostra proposta – spiega il Sindaco di Mormanno – permetterebbe di accelerare il turnover nei reparti della provincia di Cosenza liberando posti letto e risorse umane da impiegare nella fase di emergenza da Coronavirus ed inoltre consentirebbe alla nostra struttura territoriale di svolgere appieno il ruolo che il piano sanitario provinciale le ha assegnato già da tempo e che, dopo la ristrutturazione di due milioni di euro offerta dai fondi post sisma, è pronta a svolgere con il massimo dell’efficienza».
Con questo approccio assistenziale inoltre il centro di Mormanno potrebbe essere attenzionato anche dai pazienti della vicina Basilicata non certo nell’immediato presente ma nel futuro prossimo, puntando così a sfruttare anche la mobilità attiva verso la Calabria.